Terapia Antifumo (Tabagismo)

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Terapia Antifumo (Tabagismo)

Il tabagismo è l’abitudine o la dipendenza dal fumo di tabacco, ossia l’atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato; per estensione comprende dipendenze connesse ad altre assunzioni, percentualmente meno rilevanti, come l’inalazione della polvere (tabagismo da fiuto). A questo consegue un’intossicazione di tipo cronico e una dipendenza patologica, oltre a gravi danni polmonari e importanti controindicazioni di vario tipo[1][2][3][4].

Il fumo di tabacco, oltre ai consueti componenti derivanti da combustione incompleta, ovvero il fumo, contiene nicotina: un alcaloide stimolante che può provocare nel fumatore un miglioramento temporaneo della memoria, dell’umore e della velocità di riflessi[5], ma genera anche una forte dipendenza chimica psicofisica[6][7][8]. Quest’ultima è responsabile di una particolare sindrome d’astinenza caratterizzata da un aumento dei livelli di ansia, stress, depressione e da peggioramento dell’umore e della memoria.[9][10]

La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l’ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al sistema metabolico. Il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il carcinoma del polmone, l’enfisema e le malattie cardiovascolari[11][12]. Molti paesi regolano o limitano la vendita di tabacco e la pubblicità dello stesso, quando permessa: nelle confezioni è richiesto l’inserimento di avvisi riguardo ai rischi connessi al consumo e in molti Stati è vietato fumare nella maggior parte o nella totalità dei luoghi pubblici.